METALLI INDUSTRIALI, CROLLO DEI PREZZI, PESA l’IMPENNATA DEI TASSI INTERBANCARI CINESI

Dal nostro Report di oggi ai clienti:

 

“I prezzi dei metalli non ferrosi cadono di nuovo pesantemente, travolti da un’ondata di liquidazioni di posizioni, soprattutto tra il 3 e il 4 maggio. Le  cronache in prevalenza, in un primo momento, hanno messo in relazione il calo delle quotazioni con la debolezza dei più recenti dati dell’economia cinese, con la rinnovata fiacchezza della congiuntura negli USA (e difficoltà del Governo Trump a passare dalle parole ai fatti), col ribadito orientamento restrittivo della Federal Reserve americana e con un certo rafforzamento del dollaro a metà settimana (prima di tornare ad indebolirsi).

(…) 

Nessuno nega che i motivi sopra riportati (peraltro in larga misura già noti e operanti da tempo) siano validi per vendere ma, a nostro avviso, la ragione primaria che ha spinto i corsi di tutti i metalli non ferrosi verso sud è un’altra e, precisamente, l’impennata dei tassi interbancari cinesi (si veda, nel grafico, il tasso O/N), dovuta a diverse ragioni interne ma che, in estrema sintesi, manifesta un netto irrigidimento dell’orientamento espansivo adottato in precedenza, chiaro segnale che i giorni del denaro “facile”, in Cina, sono vicini al termine.

 

Più che naturale, a questo punto, una fuga in massa verso l’uscita da parte di tanti operatori (soprattutto cinesi) costretti a rivalutare meglio le condizioni del mercato in relazione all’aumentato rischio, prima di assumere nuove iniziative di qualche rilievo. Le  forti vendite dei giorni scorsi al London Metal Exchange, a quanto pare,  provenivano, in prevalenza, da operatori con base in Cina.

(…)

A questo punto la visione del mercato risulta chiara ed è agevole inquadrare la situazione descritta, nel contesto dei dati economici più deboli, sia in Cina che negli Stati Uniti, che hanno certamente contribuito a spingere al ribasso i prezzi delle materie prime più legate ai cicli economici, sui mercati internazionali.

FATTORI  FONDAMENTALI  SPECIFICI

A peggiorare ulteriormente il sentimento degli operatori, infine, sono state notizie negative relative ai fondamentali specifici di alcuni metalli (in particolare rame e nichel), di cui diciamo negli appositi capitoli  sulla “Previsione” riferita a ciascuno di essi.

 

Il prossimo periodo

Nelle prossime due settimane ci saranno molti dati nuovi sull’economia cinese, che completeranno il quadro. Particolarmente importanti saranno: bilancia commerciale, vendite autoveicoli, vendite al dettaglio, nuovi prestiti, produzione industriale. Ancora una volta sarà importantissima, a nostro avviso, la rilevazione dei prezzi delle case (nuove) nelle maggiori città cinesi, che verrà pubblicata il 18 maggio.

 

Cambiando completamente prospettiva, occorrerà seguire molto attentamente gli sviluppi della situazione americana, per verificare i passi avanti compiuti dal Governo Trump, nei propri ambiziosi progetti di rilancio economico, in un contesto peraltro avverso, sia nella politica interna, che sul piano economico stesso, che per le rinnovate tensioni geopolitiche.

 

La situazione è estremamente complessa e delicata. Seguiamo gli sviluppi dello Scenario internazionale con massima attenzione e scrupolo, allo scopo di riferirvene nel modo più tempestivo ed efficace, a tutela delle Vostre esigenze aziendali.

 

Il rialzo dei prezzi delle materie prime e di tutti i metalli industriali, da inizio 2016,  è stato qui pronosticato, a mezzo dei nostri metodi proprietari, con grande tempismo (…)”.

(…) SEGUE PER GLI ABBONATI.

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