Acciaio italiano, confusione e nervosismo, mentre in Cina ripartono i prezzi delle case

Qualche breve spunto dal nostro Report Acciaio/Ferro, 50 pagine settimanali su tutto il mercato siderurgico internazionale.

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“(…) L’Ufficio nazionale di statistica ha diffuso i dati sull’andamento dei prezzi immobiliari nelle 70 città campione cinesi. I valori delle case di nuova costruzione aumentano, in media, dello 0.28% in gennaio, rispetto al mese precedente. Nei due mesi precedenti, i valori erano aumentati dello 0.12 al mese. Anno su anno, la crescita è del +3.9%.

Sul mercato secondario, i valori sono aumentati dello 0.37%. Sembra dunque che si sia raggiunto il minimo, nella lenta discesa dall’ultima fase di boom, terminata nei primi mesi del 2019 (in cui di nuovo si raggiunsero aumenti a doppia cifra, su base annua).

Si tenga conto che ciò si sta verificando in un contesto particolarmente restrittivo dal punto di vista fiscale e amministrativo. Pechino, infatti, ha adottato un approccio molto rigoroso, negli ultimi tempi, allo scopo di impedire speculazioni e la formazione di “bolle” immobiliari, assai pericolose per la salute del sistema bancario-finanziario (e a proposito della reale salute di quello cinese si sa ancora poco…). In tal senso, questi nuovi aumenti di prezzo assumono una più pregnante importanza.

Sembrerebbe configurarsi, esattamente, lo scenario qui previsto da tempo: qualora si verificasse un rallentamento del settore infrastrutture, vero e proprio caposaldo della straordinaria ripresa economica post covid, il Governo avrebbe già pronta una staffetta di eccellenza, per continuare a sostenere l’economia.

Ricordiamo, in proposito, che il precedente ciclo di espansione economica e dei prezzi dell’acciaio iniziò (nell’incredulità generale), proprio a fine 2015, grazie ad una straordinaria espansione del mercato immobiliare favorita dalle autorità. Quello scenario fu qui previsto fin dalle sue prime manifestazioni.

Fatti come questi sono la normalità in Cina, in cui lo Stato controlla direttamente la maggioranza delle grandi industrie, buona parte del sistema bancario e la banca centrale, così come la moneta nazionale, potendo decidere in poche ore strategie, obiettivi e mezzi idonei agli scopi prefissati

Discorso immobiliare a parte, nei prossimi giorni, tra il 28 febbraio e il 7 marzo, saranno pubblicati i più importanti dati sull’economia, riferiti all’ultimo periodo. I traders, in tutto il mondo, attendono con forte interesse, per capire la sostenibilità nel tempo della ripresa in atto. Si veda, di seguito, il calendario con le statistiche di maggior interesse.

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“(…) PANORAMICA E PREZZI DEL MERCATO ITALIANO

Si conferma la fase di stabilizzazione per quanto riguarda i “lunghi”. La situazione attuale è di consolidamento delle quotazioni sui valori correnti, anche se stanno attenuandosi le attese di significativa discesa dei prezzi, per il prossimo futuro, a favore di aspettative di un leggero calo.

Sui “piani”, al contrario, permane l’ ottimismo, dovuto alla scarsità di merce, alle vicende dell’Ilva, alla perdurante assenza di prodotto straniero sul mercato nazionale, ecc.

Il mercato cinese, inoltre, è già ripartito al rialzo, dopo la pausa per le recenti festività nazionali e ciò può innervosire ulteriormente gli operatori italiani, modificando in senso nettamente positivo le aspettative sul futuro. N

SI VEDA SOTTO LA TABELLA CON LE NOSTRE RILEVAZIONI

LE NOSTRE RILEVAZIONI DI MERCATO (23/02/2021) IN EURO/TONN

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