METALLI NON FERROSI, QUALE DIREZIONE PRENDERA’ IL MERCATO?

Il punto della situazione, i fattori da osservare, i rischi

(Pubblichiamo stralci dai nostri ultimi Report Settimanali sui Metalli non Ferrosi)

Periodo complesso ed enigmatico per il mercato dei metalli non ferrosi piegato, negli ultimi mesi, più da fattori esterni (politiche e guerre commerciali), che non dalla situazione dei fondamentali specifici e dal tono dell’economia. Ricapitoliamo l’andamento dell’ultimo quinquennio nella seguente immagine grafica, che mostra il comportamento dell’indice LMEX, media ponderata dei prezzi alla Borsa dei metalli di Londra:

 

Anche il recentissimo ma incerto recupero delle quotazioni sembra ora vacillare, sotto il peso dei fattori, peraltro non nuovi, che elenchiamo di seguito:

 

  • si riacutizzano, con gravità crescente, le tensioni commerciali tra le maggiori potenze;
  • riemerge l’avversione al rischio legata alle difficoltà di alcuni Paesi emergenti;
  • riaffiorano dubbi sul futuro dell’economia cinese, dopo dichiarazioni ufficiali circa la possibilità di un ulteriore rallentamento dell’economia;
  • il dollaro, dopo una breve pausa, riprende tono, minacciando di raggiungere nuovi massimi.

 

Tra i fattori a sostegno dei prezzi, peraltro, in questo momento c’è la comunicazione cinese di venerdì 31, relativa all’andamento del settore manifatturiero, risultata migliore delle attese e comunque al di sopra dei 51 punti (Indice PMI versione NBS). Nei prossimi giorni ci saranno numerose altre comunicazioni nuove (tra cui i PMI Caixin) sull’andamento dell’economia cinese in agosto, che culmineranno con l’importantissimo indice dei prezzi immobiliari nelle 70 maggiori città del Paese, in uscita il 15 settembre.

Insistiamo sull’importanza di quest’ultimo dato, ricordando la fondamentale correlazione che c’è stata tra la ripresa dei corsi dei metalli, nel triennio 2016-2018 e l’andamento dei prezzi immobiliari cinesi.

Dal lato dei fattori positivi dello scenario attuale occorre annoverare il positivo andamento dell’economia statunitense, di nuovo in netta espansione.

 

 

EVOLUZIONE A BREVE TERMINE

A breve termine è lecito attendersi, a nostro avviso, un mercato ancora nervoso, per tutti i fattori di rischio sopra indicati, con la possibilità che un ulteriore rafforzamento del dollaro americano verso le altre monete (ipotesi che riteniamo più probabile di quella contraria), richieda un nuovo tributo alle quotazioni dei metalli. Tuttavia, visti i minimi toccati di recente dai non ferrosi, il tono dell’economia internazionale, i fondamentali specifici di ciascun metallo, si potrebbe pensare ad una situazione più volatile che realmente negativa, una situazione temporaneamente confusa dalla quale scaturirà, a mese inoltrato, una tendenza direzionale più precisa per i prezzi, fino a fine anno.

Occorre ricordare, infine, che alle quotazioni correnti c’è già stato un sensibile riequilibrio nel rapporto tra i rischi presenti nello scenario e i potenziali vantaggi insiti in operazioni di segno rialzista.

 

 

 

 

Il rialzo dei prezzi delle materie prime e di tutti i metalli industriali, da inizio 2016,  è stato qui pronosticato, a mezzo dei nostri metodi proprietari, con grande tempismo.

La nostra visione di medio-lungo termine continua ad essere quella comunicata nel report annuale e successivi aggiornamenti mensili, cui facciamo rinvio.

Per le nuove indicazioni sull’andamento dei prezzi dei metalli rinviamo, come sempre, al paragrafo “Previsione”.“.

 

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