METALLI NON FERROSI, I PREZZI RIMBALZANO, CORREZIONE TERMINATA?

Pubblichiamo di seguito un estratto dal nostro Report sui Metalli non Ferrosi, appena inviato ai nostri clienti.

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METALLI NON FERROSI, I PREZZI RIMBALZANO, CORREZIONE TERMINATA?

“Le quotazioni dei metalli industriali sono tornate a riprendersi, dopo una fase correttiva che ha eliminato, in parte, gli eccessi di prezzo dovuti al riaccendersi della speculazione rialzista dalla metà del mese di giugno. Le quotazioni di agosto si sono mantenute all’interno delle fasce di valori massimo-minimo pronosticate, per tutto il mese, nel nostro ultimo Report prima della pausa.

Rammentiamo le nostre previsioni (range massimo-minimo in $/tonn, LME a 3 mesi) per il mese di agosto e indichiamo, tra parentesi in grassetto, i valori effettivamente raggiunti dal mercato a oggi:

RAME 7.380 – 6.810  (7.145 – 6.821)ALLUMINIO 2.045 – 1.955 (2.083,75 – 1.972)

NICHEL 19.250 – 18.090 (19.160 – 18.256)ZINCO 2.480 – 2.250 (2.403,25 – 2.261,75)

PIOMBO 2.280 – 2.165 (2.279 – 2.197) / STAGNO 22.800 – 22.100 (22.780 – 22.000).

Di recente i  traders hanno ricominciato a guardare anche ai numerosi fattori negativi dello scenario e non soltanto alle possibilità di ripresa dell’economia. A questi fattori negativi si è aggiunta, negli ultimi tempi, la forza del dollaro americano che, tipicamente, tende a comprimere i prezzi delle materie prime (anche se negli ultimi tempi questa storica correlazione si era un po’ allentata). Dollaro a parte, due fattori di particolare pesantezza per il mercato del rame e dei metalli industriali sono recentemente emersi; si tratta in primo luogo del dato sull’andamento dei prezzi immobiliari in Cina in luglio (nuove costruzioni), in discesa per il terzo mese consecutivo e in 64 su 70 delle città considerate dal National Bureau of Statistics. Il dato è il più pesante da gennaio 2011.

Da un altro punto di vista, la notizia del primo calo da 17 mesi per gli investimenti stranieri in Cina, costituisce un nuovo evidente segnale di fragilità per la congiuntura internazionale, in prospettiva futura.

Infine, la più recente lettura dell’indice manifatturiero PMI (versione HSBC) a 50,3 punti (contro attese di 51,5 e contro un massimo da 18 mesi in luglio di 51,7) potrebbe evidenziare che il potenziale della ripresa economica in Cina è stato raggiunto, secondo l’ipotesi che formulammo di recente.

Il mercato, peraltro, sembra essersi dimenticato dell’ennesimo scandalo (emerso in primavera) avente ad oggetto i metalli industriali e relativo, questa volta, a presunti abusi nelle diffuse pratiche di richiedere prestiti utilizzando a garanzia i metalli stessi. Nella scorsa primavera era sembrato, ad un certo punto, che l’impatto di tale scandalo sui mercati avrebbe potuto essere molto pesante, portando a un vero e proprio crollo dei prezzi. Al contrario le quotazioni dei metalli di base presero in contropiede i traders, disinnescando quel fattore così negativo e misero a segno il sensibile recupero delle quotazioni visto da marzo e, tra alterne vicende, continuato fino a luglio.

Quei fatti, tuttavia, non vanno dimenticati ed occorre tenerne presente la possibile riemersione, nel prossimo futuro. Un sicuro effetto di quanto accaduto è già stato la diminuzione del credito garantito da metalli, secondo quella diffusa pratica che ha preso piede negli ultimi anni, in Cina.

Venendo ai metalli specifici, nell’ultimo periodo, bene tener presente i seguenti fatti, in prospettiva futura:

– la relativa debolezza del rame, rispetto al settore, segno che, nonostante le scommesse di fondi speculativi e fondi specializzati, nell’ultimo periodo, le quotazioni hanno uno scarso potenziale rialzista e non potranno così esercitare l’effetto di trascinamento su tutto il comparto dei non ferrosi, come tipicamente avviene, essendo semmai motivo ispiratore di cautela per gli operatori;

– temi specifici riguardanti non tanto la robustezza dei rispettivi consumi, quanto fattori esterni che tendono a limitare l’offerta prendono il sopravvento sul mercato, come si è visto di recente soprattutto per nichel e stagno, i cui forti rialzi derivano da limitazioni all’export da parte dei Paesi produttori;

– l’aumento record delle scorte di nichel, che in prospettiva dovrebbe contribuire a contenere l’ascesa dei prezzi del metallo;

– la situazione dello zinco, i cui fondamentali sono in netto miglioramento, come abbiamo anticipato nei mesi scorsi nei nostri Report;

– il buon tono del prezzo dell’alluminio primario e secondario, anche grazie ad una più favorevole situazione delle scorte va osservato alla luce del recente restringimento degli spreads tra diverse scadenze, con la possibilità che ciò possa portare, in prospettiva, a smobilizzi di posizione dei tanti deals finanziari in essere da anni su questo metallo (la cui disponibilità presso l’ LME, ricordiamo, sarebbe controllata, per oltre la metà, da un unico operatore);

– l’andamento dei prezzi petroliferi nell’ultimo trimestre dell’anno che, qualora fosse di tipo nettamente ribassista (ipotesi a nostro avviso da non scartare, nonostante la situazione geopolitica) potrebbe avere riflessi negativi sul prezzo dell’alluminio.

Il mercato nei prossimi giorni

Nei prossimi giorni l’andamento dei prezzi non dovrebbe vedere grandi scostamenti rispetto alle ultime sessioni e un sentimento di cautela potrebbe prevalere, in attesa del rientro della liquidità, a settembre inoltrato, terminata la pausa estiva e via via che il calendario economico internazionale tornerà ad infittirsi. Dollaro e mercati azionari daranno il tono ai corsi delle materie prime, mentre la geopolitica potrebbe tornare sulla scena, comprimendo la propensione al rischio. Il petrolio in discesa, nonostante le tensioni geopolitiche, è ipotesi che non vogliamo trascurare.

Per le indicazioni sui cambi e i preziosi si veda il nostro Report Forex.

Per le nuove indicazioni sull’andamento dei prezzi dei metalli rinviamo, come sempre, al paragrafo “Previsione”.

Si vedano anche i nostri report annuali/mensili.

Il report è stato terminato sabato 23 agosto 2014 alle ore 10:40″.

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Lo scenario e le previsioni sull’andamento dei prezzi a 12 mesi non vengono mai pubblicati nel Blog in quanto riservati ai clienti.