Metalli non Ferrosi: spunti dai Reports 5 maggio

Metalli non Ferrosi LME a 3 mesi: pubblichiamo brevi spunti dai Report settimanali inviati ai nostri abbonati il 5 maggio 2013.

SCENARIO

“(…) L’incertezza sulla sostenibilità della crescita cinese in futuro e prospettive (…) hanno continuato a pesare sull’andamento dei mercati delle materie prime.

(…) abbiamo anticipato questi eventi nei nostri report annuali e mensili, con una previsione molto precisa. Ci pare interessante, invece, rilevare da un lato la perdurante divergenza tra l’andamento dei principali mercati azionari mondiali e quello delle commodities, dall’altro la disconnessione esistente tra la concreta realtà del quadro economico generale dell’economia mondiale e un andamento delle Borse che, in apparenza, sembrerebbe scontare una visione fortemente ottimistica del futuro.

All’attuale ambiguità di questo quadro (molto diverso da quello degli scorsi anni, in cui erano le materie prime a trascinare i mercati e a determinarne la tendenza) si aggiunga che il complesso delle materie prime e dei metalli preziosi spesso fatica a reagire positivamente nei momenti di debolezza del dollaro americano, contrariamente a quanto avveniva, di regola, in passato.

Decifrare l’attuale situazione e le sue future prospettive, in estrema sintesi, richiede un particolare sforzo interpretativo e tutti i dati e fattori conosciuti sono oggetto di continue rielaborazioni, allo scopo di fornire ai nostri clienti lo scenario più probabile.

Allo stato attuale, secondo la nostra visione, sono ancora soprattutto le politiche monetarie a sostenere i mercati. Agli orientamenti ultra espansivi di Stati Uniti e Giappone, si sta aggiungendo una disponibilità ad utilizzare lo strumento monetario molto più ampia che in passato da parte della Banca Centrale Europea. Questa è ancora, a nostro avviso, la più forte ragione di sostegno ai mercati.

Il quadro congiunturale emerso dai più recenti dati dell’economia nelle principali aree del mondo continua a lasciare aperti molti interrogativi, a non eliminare i tanti dubbi relativi alla situazione di irrisolta crisi strutturale, in particolare nel settore bancario. La trasmissione di tale crisi all’economia reale è oggi il vero nodo che occorre risolvere, ma l’orientamento dei banchieri centrali non consente ancora alcuna previsione ottimistica per il futuro, ed il livello attuale dei tassi d’interesse nel mondo ci dice, per l’ennesima volta, che nessun problema è stato risolto alla radice, con rischi ancora molto concreti.

La situazione europea, in questo senso, è la più preoccupante, dal momento che dovranno essere affrontati nodi strutturali non solo di natura economica e finanziaria, ma anche politica.

La Cina, peraltro, si trova oggi a dover far svoltare la propria economia verso un nuovo modello di sviluppo legato ai consumi, verso una situazione di risparmio di energia e più efficiente funzionamento della propria struttura produttiva. I rischi per il comparto delle materie prime, in questo senso, non sono terminati, ma la contemporanea presenza di fattori di natura finanziaria a sostegno delle commodities, anche se oggi sembra aver perso peso, nel lungo periodo continuerà a giocare, (…).

Si vedano anche i nostri report annuali/mensili. (…)”.

RAME

“(…) Il forte recupero dei corsi visto in chiusura di settimana ha, a nostro avviso, ragioni prevalentemente tecniche e non trova riscontro in mutamenti dei fondamentali. Il pretesto è stato fornito dalle iniziative delle banche centrali che hanno fatto pensare ad un più generale orientamento espansivo nel mondo, dopo l’iniziativa adottata dalla Bce con successive dichiarazioni che fanno intuire nuove aperture in futuro.

La settimana trascorsa ha visto un’oscillazione dei prezzi tra 6.780 e 7.306 $ che ha un po’ riequilibrato il mercato, ma sulla quale hanno certamente giocato le chiusure di posizioni corte.

Tra i fatti recenti, degni di nota, la posizione dominante (…) sul mercato, detenendo oltre il 50%  delle scorte e delle posizioni “cash”. Il mercato dei premi è nervoso sulla base di possibili tensioni nell’offerta causate dagli scioperi in Cile.

Per la nuova settimana ipotizziamo che quota 7.550 possa contenere il movimento di rimbalzo mentre, verso il basso, livelli in area 7.100-7.020 dovrebbero temporaneamente arginare la discesa.

Per scenario e dinamica di lungo periodo rinviamo ai nostri reports annuali e mensili. (…)”.

ALLUMINIO

“(…) L’andamento settimanale è stato in una fascia di valori di 1.904 – 1.809 $, con un forte recupero in chiusura. Il sostegno derivante dalle politiche monetarie è stato il pretesto per un movimento non basato su fondamentali, ma di natura puramente tecnica.

Gli irrisolti problemi della logistica LME (ritardi nelle consegne) e i primi segnali di tagli produttivi in Cina, tuttavia, dovrebbero sostenere i corsi.

Per la nuova settimana ipotizziamo movimenti tra 1.940 e 1.865 $.

Per scenario e dinamica di lungo periodo rinviamo ai nostri reports annuali e mensili (…)”.

NICHEL

“(…) L’andamento settimanale dei prezzi è stato in una fascia di valori di 15.500 – 14.609 $, con un forte recupero in chiusura che, a nostro avviso, ha avuto ragioni tecniche e non legate ad un mutato quadro dei fondamentali.

In particolare, la chiusura di posizioni corte (al ribasso) deve aver agito in modo preponderante. Il pretesto per far rimbalzare le quotazioni è venuto dalle recenti mosse delle banche centrali, a seguito delle quali si profila un ancor maggiore allineamento, in senso espansivo, per il futuro.

Per il momento vediamo probabilità di movimenti in area 15.550 – 14.800 $.

(…)

Per scenario e dinamica di lungo periodo rinviamo ai nostri reports annuali e mensili. (…)”.

ZINCO

“(…) L’andamento settimanale dei prezzi è stato in una fascia di valori di 1.910 – 1.817 $, con un forte recupero in chiusura che, a nostro avviso, ha avuto ragioni tecniche e non legate ad un mutato quadro dei fondamentali.

In particolare, la chiusura di posizioni corte (al ribasso) deve aver agito in modo preponderante. Il pretesto per far rimbalzare le quotazioni è venuto dalle recenti mosse delle banche centrali, a seguito delle quali si profila un ancor maggiore allineamento, in senso espansivo, per il futuro.

Per il momento vediamo probabilità di movimenti in area 1.940 – 1.860 $.

(…)

Per scenario e dinamica di lungo periodo rinviamo ai nostri reports annuali e mensili. (…)”.

PIOMBO

“(…) L’andamento settimanale dei prezzi è stato in una fascia di valori di 2.051 – 1.938 $, con un forte recupero in chiusura che, a nostro avviso, ha avuto ragioni tecniche e non legate ad un mutato quadro dei fondamentali.

In particolare, la chiusura di posizioni corte (al ribasso) deve aver agito in modo preponderante. Il pretesto per far rimbalzare le quotazioni è venuto dalle recenti mosse delle banche centrali, a seguito delle quali si profila un ancor maggiore allineamento, in senso espansivo, per il futuro.

Per il momento vediamo probabilità di movimenti in area 2.090 – 2.010 $.

Per scenario e dinamica di lungo periodo rinviamo ai nostri reports annuali e mensili. (…)”.

Invitiamo imprenditori e dirigenti d’azienda che ci leggono ad un periodo di prova gratuita dei nostri reports su Metalli non Ferrosi, Acciaio, Euro-Dollaro e Cambi, Preziosi, Petrolio.

Per attivare la prova è sufficiente una richiesta via email a:

mg@mercatiefuturo.com

(Le prove gratuite si riferiscono solo ai reports settimanali e non agli elaborati annuale e mensili con previsioni a 12 mesi).