Metalli non ferrosi, quotazioni in ripresa

I prezzi dei metalli non ferrosi cominciano a riprendersi dalle diverse ondate di liquidazione di posizioni degli ultimi tempi, in occasione di questo difficilissimo periodo estivo. I traders, ma soprattutto fondi specializzati fortemente coinvolti nel mercato delle materie prime, erano stati disorientati dai movimenti dei mercati ed hanno preferito abbandonare le posizioni. L’andamento degli ultimi giorni, tuttavia, sembrerebbe far pensare ad una fase di consolidamento, preludio ad una ripresa dei corsi, qualora sui mercati azionari ed obbligazionari mondiali ci sia una maggiore stabilità. Nel caso, a far lievitare i prezzi saranno le solite ragioni finanziarie, più che le prospettive dell’economia reale.

Tra i fatti di maggior rilievo degli ultimi giorni, una parziale delusione per l’atteggiamento della Federal Reserve americana, che ha negato, per il momento, ulteriori manovre espansive e la nuova misura restrittiva adottata dalla banca centrale cinese con riferimento alla riserva frazionaria delle banche ed in particolare ai cosiddetti “margin deposits”. Nonostante queste due notizie, non propriamente positive, il mercato dei metalli ha saputo reagire (con l’ovvio ausilio delle solite ricoperture di posizione).

Con riferimento al primo dei due eventi citati sopra è bene precisare che il banchiere centrale statunitense potrebbe aver adottato una strategia prudente in merito a nuovi interventi espansivi di politica monetaria, proprio allo scopo di neutralizzare quelle forze che erano pronte a vedere in una nuova manovra le prove della grande fragilità del contesto economico e finanziario attuale. Agendo sulla psicologia del mercato, alla maniera di Greenspan, con l’intento di rassicurare gli operatori, le autorità monetarie USA hanno lasciato trasparire il solito intento benevolo, pur negando una decisione precisa nell’immediato che, paradossalmente, avrebbe potuto spaventare (e non poco…). Ciò non nega in alcun modo, a nostro avviso, che altre manovre espansive vengano adottate nel prossimo futuro (come infatti i mercati stanno di nuovo cominciando a scommettere, basandosi su recentissimi elementi in tal senso). Nei prossimi giorni i metalli di base reagiranno alle statistiche economiche diffuse, in attesa delle possibili novità di settembre da parte delle autorità USA.

Riguardo all’atteggiamento delle autorità monetarie cinesi, che hanno richiesto al locale sistema bancario di includere i “collaterali” depositati dai clienti ed altre garanzie finalizzate all’ottenimento di lettere di credito, nel calcolo della riserva da versare alla banca centrale, bisogna dire che in tale manovra emerge la perseveranza di un atteggiamento di crescente severità, con l’evidente scopo di frenare la crescita oltre misura dei finanziamenti. A giudicare dalla reazione del mercato di Shanghai, tuttavia, sembra esserci una relativa tranquillità in merito alle possibili conseguenze della politica della People’s Bank of China ed i metalli stanno ricominciando a trarne beneficio. Proseguono invece gli allarmi di noti analisti, economisti, agenzie di rating in merito al sistema bancario cinese, coinvolto nel finanziamento delle attività edilizie e del settore immobiliare. In proposito i mercati sembrano voler confidare nel fatto che, nell’immediato futuro, nessuna tensione sia destinata ad emergere, forse in vista del cambiamento di leadership previsto per il 2012 e di cui abbiamo recentemente parlato. In altre parole, l’atteggiamento dei mercati sembrerebbe poco incline a scontare situazioni di tensione in Cina prima del prossimo avvicendamento dei vertici politici e militari, nel 2012. Si veda in merito anche l’articolo del 20 agosto.

Infine ed essenzializzando: il mercato dei metalli di base, nei prossimi mesi, sarà soggetto a rilevanti spinte di diverso ed opposto segno e per la precisione, alla debolezza economica dello scenario internazionale, alla crisi del debito europeo, alle vicende dello sviluppo (inflazionistico) nei paesi BRICS, da un lato, mentre dall’altro saranno ancora la larghezza di manica delle politiche monetarie ed il comportamento del dollaro a creare le possibili condizioni per il proseguimento dello storico ciclo rialzista dei prezzi delle materie prime.

Commento al mercato

Acciaio: i prezzi divergono ancora da quelli dei metalli non ferrosi sulla base della domanda cinese, ancora sostenuta dal programma governativo di edilizia popolare recentemente adottato. L’import cinese di ferro ed i prezzi di questo metallo testimoniano la tendenza in atto. La forte produzione cinese e l’andamento delle diverse scadenze dei prezzi sul mercato di Shanghai, tuttavia, continuano a legittimare previsioni di stabilità più che di futuro rialzo dei valori. Si vedano inoltre queste recenti considerazioni.

Alluminio: l’area di valori di 2.320-2.290 (era esattamente il nostro prezzo obbiettivo) dovrebbe arginare ulteriori cadute. Il mercato ha rimosso gran parte degli eccessi degli ultimi tempi, riportando i valori in un’area più consona all’attuale tenore economico. Ricordiamo che le sorti di questo bene sono legate anche alla dinamica delle scorte che, pur essendo in  ingenti quantità, sono in gran parte legate a deals finanziari. Il prezzo di 2.470 $ verso l’alto costituisce il primo vero ostacolo al ritorno verso i livelli di luglio. Determinante sarà soprattutto la dinamica dei corsi petroliferi.

Abbiamo da poco terminato una nuova serie di elaborazioni ed analisi sulle prospettive di lungo termine (2012-2014) per i metalli non ed in particolare per acciaio ed alluminio. Nel breve termine (orizzonte annuale) gli obbiettivi di prezzo previsti (si vedano in questo articolo) sono stati già raggiunti nei mesi scorsi ed in certi casi ribattuti durante il mese di agosto, con la sola eccezione del rame per il quale, possiamo nuovamente ricordare, avevamo una proiezione a 8.000-7.800 $ (3 mesi LME). I prezzi del metallo rosso, infatti, rifiutano regolarmente di scendere sotto quota 8.400-8.500, livelli che hanno sempre visto una rilevante presenza di compratori.

Gli interessati ad un breve commento su Rame, Nichel, Zinco, Piombo, Stagno, Petrolio, possono contattarci al solito recapito:

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