Ancora sulle cause del rialzo del prezzo dei metalli industriali

Aggiungiamo qualche breve considerazione su alcuni fatti collegati al mercato dei metalli di base che vanno attentamente analizzati per avere una visione delle cose più profonda e disincantata della situazione generale del mercato.

In primo luogo il fenomeno dell’uso dei metalli industriali (o altre commodities) per ottenere credito bancario in Cina (c.d. “commodity backed financing”). La politica monetaria ad orientamento restrittivo in quel Paese sta rendendo sempre più diffusa questa prassi che, ricordiamo, non riguarda necessariamente imprese operanti nel settore metallurgico, ma qualsiasi tipo d’impresa. Il meccanismo è semplice, poco costoso, e consente di reperire credito facilmente, anche in uno scenario di politica monetaria sempre più restrittiva. Si prende in prestito o si acquista un metallo o altra commodity (con lettera di credito pagata a termine) che viene successivamente (ed immediatamente) convertito in denaro, tramite un istituto bancario o un broker. Nella maggior parte dei casi la commodity è immediatamente venduta, giocando così sul fattore tempo, rispetto al rimborso della lettera di credito (a termine) o alla consegna dei beni.

In secondo luogo la situazione delle scorte non ufficiali (c.d. “bonded stocks”) ovvero i metalli depositati in alcuni importanti magazzini, in attesa di sdoganamento e pagamento delle imposte (17%). La continua crescita di tali giacenze (anche nei periodi in cui le scorte ufficiali delle borse erano in discesa) pone alcuni interrogativi sulla reale destinazione delle importazioni (e consumi) cinesi. Ricordiamo che per ritirare ed utilizzare concretamente tali merci è prioritario il pagamento delle imposte. Tali scorte possono (da qualche tempo) anche essere usate a fronte di contratti derivati presso la borsa di Shanghai.

Infine, negli scorsi anni alcune fonti riportarono  ipotesi in merito al possibile uso delle materie prime anche come veicolo per l’introduzione di capitali in Cina, senza incorrere nelle restrizioni previste dalle normative in materia.

A chiusura di queste brevi note, ricordiamo l’importanza avuta dagli arbitraggi tra il mercato cinese ed il LME a sostegno delle quotazioni dei metalli.

Avendo trattato dei fattori positivi e negativi per il futuro del mercato dei metalli, in alcuni nostri articoli precedenti, aggiungiamo queste note per completezza e precisione.

Considerando completamente tutti i fattori che sono stati e sono alla base del rialzo dei prezzi delle materie prime, si potrebbe pensare seriamente che, nell’attuale periodo d’incertezza (dai primi anni del secolo) anche sul piano valutario, le materie prime siano diventate non solo il principale obbiettivo d’investimento e speculazione, ma anche, in un certo senso, moneta esse stesse.

Si vedano anche le considerazioni sulle cause storiche del rialzo dei prezzi delle materie prime in questo articolo del 27 febbraio scorso.